PRP: il plasma ricco di piastrine, che cos’è?

PRP: il plasma ricco di piastrine, che cos’è?

Il PRP fa parte della medicina rigenerativa che consiste nell’utilizzo clinico di prodotti biologici o di cellule staminali al fine di stimolare la riproduzione delle cellule nel tessuto danneggiato per ripararlo.

Alcuni esperti, dopo anni di studi, sono giunti alla conclusione che le piastrine, se unite ai fattori di crescita, giocano un ruolo fondamentale nel processo rigenerativo di zone interessate da traumi.

Nasce da questa consapevolezza la tecnologia PRP (Plasma Ricco in Piastrine). Questo ramo della medicina rigenerativa trova applicazione in diversi settori estetici e medici: ortopedia, dermatologia, chirurgia tricologica.

Come funziona la tecnologia Prp?

Nel PRP, Tramite la centrifugazione del sangue del paziente, ottenuto con un semplice prelievo di sangue venoso, si crea una sostanza chiamata “gel piastrinico”. Questa sostanza viene iniettata nelle aree affette da ridadamento e calvizie liberando così delle proteine che favoriscono la rigenerazione e ricrescita del follicolo.

Come spiegato in altri articoli, il follicolo pilifero è una struttura caratterizzata da un’attività ciclica con una lunga fase di crescita (fase anagen), una fase di involuzione (fase catagen) e una fase di riposo (fase telogen).

Nel follicolo pilifero sono presenti cellule staminali, capaci di generare le cellule progenitrici dei capelli che migrano verso la matrice del pelo permettendo la formazione di un capello forte e sano.

Secondo alcuni esperti, numerosi casi di calvizie sono dovuti a una fase “dormiente” delle cellule staminali presenti nei follicoli.

Secondo questo principio, e poiché le piastrine sono tra i più potenti attivatori delle cellule staminali, il PRP viene utilizzato per produrre gli stimoli necessari per la rigenerazione del follicolo pilifero.

Il trattamento viene generalmente effettuato ogni due o tre mesi. Sempre più cliniche offrono questo trattamento su pazienti affetti da calvizie, alopecia e diradamento.

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